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Commenti al testo di Salvatore Pizzo
Coda in gola
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Salvatore Pizzo
- 31/01/2017 17:36:00
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x Adielle: Grazie infinite per i complimenti molto graditi e soprattutto per la considerazione che condivido: non è per nulla "indolore la terapia" che dovrebbe preparare al passaggio finale... Un caro saluto
x Silvia: Più che di "paura",mia cara Silvia, parlerei di curiosità quasi infantile: i bambini sono molto curiosi. Per conoscere, spesso hanno necessità di provare paura. Così mi sento anchio in certi momenti: vorrei provare paura di morire, per imparare cosa vuol dire morire... Grazie infinite ed un abbraccio dei più cari...
X Cristina: Pure me spaventa lidea che possa essere unintelligenza infantile, per quanto innocente, ad avere nelle mani i nostri destini. Ma, come dicevo: sono anchio come un bambino, per imparare debbo provare paura. Dunque anchio gioco per imparare a vivere e morire. Enellordine delle cose che sia così. La prosaicità di certi passaggi? Ahimè, sono come certe tare: difficile liberarsene. Ma ti posso assicurare che ci lavoro. Magari un giorno riuscirò a farne a meno. Magari, un giorno, riprendendo in mano questi umili versi, riuscirò a farne qualcosa di apprezzabile in tutti i suoi aspetti. Per lintanto ti ringrazio di cuore per la lettura così elettrizzante ed allo stesso tempo lusinghiera... Un più che caro saluto...
x Cinzia: Grazie infinite anche per aver posto laccento su un aspetto per me molto importante. Ovvero quella"fatica del vivere"così pesante da reggere quotidianamente sulle spalle... Un caro saluto
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Cinzia Aragonesi
- 30/01/2017 12:50:00
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Belle immagini fioriscono con le parole azzeccando la fatica di vivere. Ciao da Cinzia
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Cristina Bizzarri
- 30/01/2017 10:59:00
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La trovo pura di una purezza greca, ebbra di destino - anzi di fato. Onesta di beltà. Limmagine di quelle dolci e terribili fanciulle rincuora e insieme spaventa. Bellissima. Ho amato meno alcuni passaggi prosaici che secondo me inutilmente appesantiscono. Lo avevi già espresso quello che dovevi esprimere. :-)
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Silvia De Angelis
- 28/01/2017 20:57:00
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Un poetare raffinato, e colmo di variegate immagini, in cui si sottolinea, con abilità, la paura del non più essere, in quel buio inanimato, che talvolta sembra alitarci sopra.... Sempre speciali emozioni, nel tuo scrivere, Sal, buona serata e un saluto, silvia
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Adielle
- 28/01/2017 20:38:00
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"Perché mi piacerebbe saperlo, scrivo perché mi sento spesso di morire". Non è una terapia indolore. Mi ha molto colpito, complimenti e un caro saluto.
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